RN IN UMBRIA
La Regione Umbria si è dotata di una Rete Natura 2000 composta da 102 siti che coprono circa il 16% del territorio regionale, per una superficie complessiva di circa 140.000 ettari. La Rete Natura 2000 protegge 41 habitat dell’Allegato I della Direttiva Habitat, cioè habitat di interesse comunitario, di cui 11 definiti prioritari per la loro particolare importanza, 143 specie animali di cui 4 prioritarie e 8 specie vegetali.
I siti Natura 2000 presenti in Umbria rappresentano un sistema di tutela del patrimonio ambientale e paesaggistico dedicato alla conservazione della biodiversità e tutela degli habitat e delle specie di flora e fauna considerati di interesse conservazionistico nei contesti regionale, nazionale ed europeo.
L’Umbria ha anche individuato una Rete Ecologica Regionale(RERU), di cui i siti Natura 2000 sono parte integrante, al fine di garantire la connessione ecologica tra le aree più importanti per la biodiversità all’interno della Regione.
La regione Umbria ha prodotto una Strategia regionale per la gestione della Rete Natura 2000 regionale e il PAF regionale che identifica le principali priorità. Il progetto IMAGINE ha l’obiettivo di perseguire l’implementazione della strategia e del PAF in maniera integrata, unificata, coordinata e partecipativa al fine di migliorare la gestione della Rete Natura 2000 nella regione Umbria. Il progetto IMAGINE, attraverso la realizzazione di interventi concreti di conservazione mirati alla conservazione della biodiversità e al ripristino della connettività e funzionalità ecologiche, contribuirà a raggiungere e mantenere uno stato di conservazione favorevole di habitat e specie.
RN UE E LIFE
La rete Natura 2000 è il principale strumento della politica dell’Unione Europea per la conservazione della biodiversità, ovveroper garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e seminaturali e delle specie di flora e fauna selvatiche minacciate a livello comunitario.
Essa si estende sul territorio dei 28 paesi europei e include Siti di Interesse Comunitario (SIC),successivamente designati quali ZoneSpeciali di Conservazione (ZSC), e Zone di Protezione Speciale (ZPS). Tutte queste aree vengono collettivamente definite come siti Natura2000 e sono istituite ai sensi della Direttiva Habitat (SIC e ZSC) e Uccelli.
Ad oggi la rete Natura 2000 include oltre 27.000 siti sia terrestri che marini individuati su tutto il territorio europeo, corrispondenti ad un’area di circa 1.150,000 km2, ed i terreni agricoli costituiscono oltre il 40% del totale della rete. Si tratta di aree in cui è previsto lo svolgimento di attività economiche e produttive nel rispetto delle misure di conservazione stabilite per ogni sito. L’approccio delle Direttive europee è quello di conferire un valore a tutte quelle aree nelle quali la secolare presenza dell’uomo e delle sue attività tradizionali ha permesso il mantenimento di un equilibrio tra attività antropiche e natura.
L’agricoltura svolge un ruolo chiave nella gestione del territorio ed ha una grande responsabilità nella conservazione delle risorse naturali e della biodiversità.Nel corso dei secoli, le pratiche agricole hanno determinato una trasformazione degli ecosistemi naturali generando nuove tipologie di ambienti e dando vita a comunità di piante ed animali ricche di specie diverse la cui conservazione viene garantita dalla prosecuzione e dalla valorizzazione delle attività tradizionali.I cambiamenti avvenuti negli ultimi 50 anni, soprattutto a causa dell’affermarsi dell’agricoltura intensiva e ad elevato input produttivo, che prevede l’uso massiccio di prodotti chimici e fertilizzanti, hanno determinato la riduzione dei valori dibiodiversità e di molte delle caratteristiche degli habitat agricoli, con la conseguente scomparsa di alcuni degli organismi ad essi associati. Un’ulteriore causa di perdita di biodiversità è stata determinata dall’abbandono di aree agricole e dallo spopolamento delle campagne.
In tale contesto risulta evidente come la rete Natura 2000 possa costituire un’occasione unica per gestire e monitorare i progressi nella conservazione della biodiversità nelle aree rurali e agricole e per supportare il ruolo fondamentale dell’agricoltura e dello sviluppo rurale sostenibile per la tutela e la valorizzazione delle risorse naturali e delle tradizioni culturali e colturali.
Il Programma LIFE
Il progetto LIFE IMAGINE è co-finanziato dal programma LIFE. Il programma LIFE è lo strumento finanziario chiave che l’UE ha sviluppato e istituito nel 1992 dedicato esclusivamente all’ambiente e in particolare il sostegno di azioni rivolte alla conservazione della biodiversità, attraverso il co-finanziamento di progetti di valore e importanza comunitaria. I progetti co-finanziati finora sono oltre 5.000 ed hanno una durata dai 3 ai 6 anni, in base alla tipologia di progetti presentati; il tasso di co-finanziamento può variare tra il 55% e 75%.
Il programma LIFE è costituito da due grandi sottoprogrammi quello ambiente e quello clima, e ciascuno di esso è suddiviso in altre 3 aree prioritarie. Il sottoprogramma ambiente finanzia progetti sulla conservazione della natura, in particolare azioni che contribuiscono ad ottenere gli obiettivi della strategia dell’UE per la biodiversità e la gestione della rete Natura 2000 in attuazione della Direttiva 79/409/CEE “Uccelli” e della Direttiva 92/43/CEE “Habitat”. Mentre il sottoprogramma azione per il clima consente di finanziare progetti tesi allo sviluppo di nuovi metodi e approcci per far fronte alle sfide del cambiamento climatico in Europa. Per maggiori informazioni sul Programma LIFE clicca qui: https://cinea.ec.europa.eu/programmes/life_en
Turismo ecologico
Il turismo basato sulla natura è stato definito come il segmento del mercato turistico in cui le persone viaggiano con lo scopo principale di visitare una destinazione naturale.
I siti Natura 2000 sono luoghi adatti per favorire lo sviluppo del turismo basato sulla natura, in quanto “Natura 2000 non è un sistema di riserve naturali rigorose da cui sarebbero escluse tutte le attività umane. Sebbene la rete includa riserve naturali rigorosamente protette, la maggior parte delle aree interessate rimane di proprietà privata. L’approccio alla conservazione e all’uso sostenibile delle aree Natura 2000 è molto più ampio, in gran parte incentrato sulle persone che lavorano con la natura piuttosto che contro di essa. Gli Stati membri devono garantire che i siti siano gestiti in modo sostenibile, sia dal punto di vista ecologico che economico.
Il turismo basato sulla natura rappresenta non solo uno degli approcci più ambiziosi al mondo per arrestare la perdita di biodiversità ma il suo sviluppo sostenibile può dare un valido contributo alla conservazione dei servizi ecosistemici.
Infatti, oltre alla conservazione della biodiversità, il turismo basato sulla natura fornisce un ampio spettro di vantaggi sociali ed economici e può contribuire allo sviluppo del territorio rurale. È possibile raggiungere un equilibrio tra sviluppo del turismo basato sulla natura e protezione ecologica, ovvero tra sviluppo economico e conservazione degli ecosistemi attraverso una corretta pianificazione delle attività umane.
Al fine di valorizzare le potenzialità turistiche dei siti Natura 2000 umbri, attraverso il coinvolgimento di tutte le parti interessate (stakeholders), vogliamo analizzare la domanda e l’offerta del settore turistico regionale per individuare di punti di forza, debolezza, opportunità e minaccia, che saranno la base per tracciare linee di sviluppo per il turismo basato sulla natura nella rete Natura 2000 regionale.